Come Recuperare il TFR

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma accantonata ogni anno dal datore di lavoro a favore del dipendente, che viene liquidata alla cessazione del rapporto di lavoro. Tuttavia, può capitare che il datore di lavoro ritardi o non corrisponda il TFR, lasciando il lavoratore in una situazione difficile. In questi casi è fondamentale sapere come e a chi rivolgersi per recuperare quanto dovuto.

Cos'è il TFR e quando spetta

Il TFR spetta a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato (e in parte anche nel pubblico), ed è una forma di retribuzione differita. Viene erogato:

  • Alla fine del contratto di lavoro (licenziamento, dimissioni, pensionamento).

  • In anticipo in alcuni casi previsti dalla legge (gravi motivi familiari o sanitari, acquisto prima casa, ecc.).

  • In caso di fallimento del datore di lavoro, tramite il Fondo di Garanzia INPS.

Cosa fare se il datore di lavoro non paga il TFR

1. Invio di un sollecito formale

Il primo passo è inviare una lettera di sollecito, tramite raccomandata o PEC, chiedendo il pagamento del TFR. Talvolta basta questa azione per sbloccare la situazione.

2. Tentativo di conciliazione

Se il sollecito non sortisce effetto, si può tentare una conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro o con l’assistenza di un sindacato.

3. Ricorso giudiziario (decreto ingiuntivo)

È possibile fare ricorso al giudice del lavoro per ottenere un decreto ingiuntivo. Serve documentazione che dimostri il credito (buste paga, contratto, CUD). Il giudice può emettere un decreto provvisoriamente esecutivo, anche se l’azienda si oppone.

4. Pignoramento dei beni

Se il decreto non viene rispettato, si può avviare un’azione esecutiva: pignoramento di beni mobili, immobili o conti correnti aziendali.

Il Fondo di Garanzia INPS: recuperare il TFR in caso di fallimento

Quando il datore di lavoro è insolvente o fallito, il lavoratore può richiedere il pagamento del TFR al Fondo di Garanzia dell’INPS. I requisiti sono:

  • Il rapporto di lavoro deve essere cessato.

  • L’insolvenza del datore di lavoro deve essere accertata (es. fallimento, decreto di liquidazione giudiziale).

  • Il lavoratore deve presentare domanda all’INPS entro 5 anni.

Documenti necessari:

  • Sentenza o decreto che attesti il fallimento.

  • Contratto di lavoro e buste paga.

  • Modulo di domanda INPS.

  • IBAN per l’accredito.

La procedura può durare diversi mesi, ma rappresenta una tutela concreta per i lavoratori.

Un valido aiuto: TFRSOS.com

Per chi si trova in difficoltà, è possibile affidarsi a servizi specializzati come TFRSOS.com, un portale dedicato esclusivamente al recupero del TFR.

Cosa fa TFRSOS.com

  • Gestisce pratiche di recupero TFR da aziende fallite o inadempienti.

  • Assiste nella richiesta al Fondo di Garanzia INPS.

  • Analizza gratuitamente la documentazione del lavoratore.

  • Offre supporto legale anche in caso di cause o decreti ingiuntivi.

  • Lavora completamente online, in tutta Italia.

Come funziona

  1. Si compila un modulo gratuito sul sito con una descrizione del problema.

  2. Il team di esperti analizza la situazione e propone una soluzione.

  3. Il lavoratore riceve assistenza completa, fino all'effettivo recupero del TFR.

Non ci sono costi anticipati: il servizio viene pagato solo se e quando il lavoratore riceve il TFR, rendendolo una soluzione sicura e accessibile.

Quando rivolgersi a TFRSOS.com

  • Se l’azienda è irreperibile o ha cessato l’attività.

  • Se sono passati mesi e il TFR non è ancora stato pagato.

  • Se non si sa come accedere al Fondo INPS o quali documenti servano.

  • Se si vuole evitare avvocati e burocrazia, affidando tutto a un servizio specializzato.

Tempi per il recupero del TFR

  • Sollecito diretto: da pochi giorni a qualche settimana.

  • Ricorso al giudice: da 6 a 24 mesi.

  • Fondo INPS: in media 6–12 mesi.

  • Con TFRSOS.com: variabile, ma spesso più veloce grazie alla gestione professionale e ai rapporti diretti con INPS e curatori fallimentari.

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